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Non si fermano gli investimenti su Blockchain, IoT e IA

Le case dell'innovazione vengono riconosciute dal Governo quali centri di ricerca e diffusione delle nuove tecnologie, in primis Blockchain, IoT ed IA. L'innovazione tecnologica è uno dei pochi settori che non conosce crisi, e per disegnare il Paese di domani c'è bisogno di progettarlo a partire da oggi.


Tali amministrazioni saranno i soggetti beneficiari del finanziamento, quali capofila di forme di aggregazione o partenariato con almeno un’università o enti e centri di ricerca pubblici o privati. Il Ministero dello Sviluppo economico ha approvato la graduatoria finale dei progetti presentati per la sperimentazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico, basati sull’utilizzo di tecnologie quali blockchain, Intelligenza Artificiale e Internet of Things collegate allo sviluppo delle reti di nuova generazione 5G.


Creare una rete di Case delle Tecnologie per sostenere il trasferimento tecnologico verso le PMI con l’utilizzo del blockchain, dell’IoT e dell’Intelligenza Artificiale e la creazione di start up. Nuove proposte innovative per i prossimi mesi. Realizzare framework progettuali che possano costituire dei volani per lo sviluppo imprenditoriale sul territorio, e si compone di due Assi di intervento tra loro sinergici: Casa delle tecnologie emergenti e Progetti di ricerca e sviluppo.


Il primo Asse permetterà di realizzare a Torino, Roma, Catania, Cagliari, Genova, Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera le Case delle tecnologie emergenti, centri di trasferimento tecnologico finalizzati a supportare progetti di ricerca e sperimentazione, a sostenere la creazione di startup e a favorire il trasferimento tecnologico verso le PMI, sui temi del Blockchain, dell’IoT e dell’Intelligenza Artificiale.


Il secondo Asse, invece, prevede la realizzazione di specifici progetti relativi alle tecnologie emergenti e allo sviluppo delle reti di nuova generazione. I progetti selezionati dal MISE riguardano appunto quelli presentati a valere sul secondo asse.


Da un punto di vista interno della pubblica amministrazione, l’utilizzo di una blockchain per la gestione del procedimento amministrativo delle singole amministrazioni potrebbe rendere molto più trasparente la gestione amministrativa e facilitare anche i casi, come la conferenza di servizi, in cui è prevista la partecipazione di più amministrazioni al medesimo procedimento, apportando dei benefici in termini di trasparenza, tempi e responsabilità dell’azione amministrativa.


Nell’ambito del registro delle imprese vi sarebbero spazi per consentire usi di una blockchain autorizzativa, così come il pubblico Registro automobilistico potrebbe essere gestito con tecnologia blockchain. Tutto ciò non toglie che utilizzi della blockchain possano comunque essere ipotizzati, soprattutto nell’ambito della tenuta dei registri pubblici.


L’adozione ragionata dell’intelligenza artificiale potrebbe, infatti, dare un nuovo impulso per sostituire modelli operativi e di governo della macchina burocratica, risolvendo problemi strutturali di inefficienza e efficacia delle procedure amministrative e presentare un nuovo volto efficace e competitivo con i cittadini. Soluzioni applicative che impiegano soluzioni integrate di tecnologie AI, Big Data e i BPM che consentirebbero di ripensare i processi sottesi alla gran parte delle procedure amministrative, delegando le attività ripetitive a basso valore a strumenti di automazione intelligente. Una nuova generazione di dipendenti potrebbe concentrarsi su attività strategiche, utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale per quelle attività che utilizzano grandi quantità di dati e calcoli.


Finanziamenti che permetterebbero alla macchina pubblica di divenire davvero competitive ed efficiente e contemporaneamente dare nuove impulso alle piccole imprese attraverso la sperimentazione, la creazione e l’utilizzazione di tali innovazioni.




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