Autore: Laura Cappello
Se tornassimo indietro a tanti anni fa, quando eravamo in pochi sulla terra e si viveva in piccole comunità, dove lo scambio era il modo più intelligente per non estinguersi, avremmo potuto constatare che le tasse non esistevano e ognuno di noi contribuiva con ciò che poteva e sapeva fare. Esisteva, invece, un patrimonio comune, un territorio comune ed un bene comune che ognuno curava e manteneva con ingegno e giudizio. I mestieri nascevano spontaneamente secondo le esigenze e nessuno si preoccupava di dover chiedere all'altro un obolo per gestire la res pubblica o per aiutare chi non avesse mezzi per mangiare. Ci si sosteneva l'un l'altro con le regole del buon senso. Oggi la situazione non è diversa, la specie umana non è cambiata molto da allora. Siamo progrediti con la tecnologia, la medicina ed il sapere, ma lo scambio e la cosa pubblica esistono ancora e sono gestiti dalla stessa comunità. Quello che è cambiato, sono i numeri e di conseguenza sono cambiati i metodi di gestione. Abbiamo introdotto il concetto di tassa quale contributo non fisico alla comunità, ovvero un controvalore in moneta.
Un sistema centralizzato gestito da pochi che accumula in un unico contenitore le monete che noi tutti mettiamo in percentuale del nostro reddito.
Ricordando che siamo stati costretti a demandare ad altri la tenuta contabile e la gestione dei fondi comuni per occuparci del nostro quotidiano, abbiamo anche deciso che questi fondi vengono creati tramite percentuali sui singoli redditi e secondo la dimensione di produzione. Queste percentuali risultano alquanto misteriose perché se noi ipotizzassimo un anno zero, dovremmo in realtà calcolare entrate ed uscite, e calibrare a priori una richiesta di contributo per poi a fine anno fare un rendiconto a consuntivo, rimborsando ciò che non è stato speso. Il fallimento di questo sistema (mondiale) è palesemente spiegabile. La percentuale contributiva non si basa più su una esigenza reale, calcolata e precisamente rendicontata ma, semplicemente a presunzione di spesa con crescita esponenziale di debiti e conseguentemente crescita della percentuale contributiva.
Non riusciamo più a riscontrare nel mondo fisico la rispondenza tra ciò che contribuiamo e ciò che necessita, lamentandoci che vogliamo meno tasse ma dimenticandoci che siamo noi stessi ad imporcele ed alcune volte a non volerle pagare.
La piattaforma BlockChain è pronta ad accogliere le nostre richieste di "ristrutturazione" del sistema fiscale, digitalizzando operazioni contabili e rendendo sicure le movimentazioni come un vero e proprio libro mastro mondiale, inalterabile e controllato da tutti noi.
Perché la BlockChain è un software che contiene istruzioni e dati distribuiti su tutti i computer che la ospitano e replica i dati e le procedure in modo tale da rendere qualsiasi modifica o azione fraudolenta difficilissima se non quasi impossibile.
Un esempio per descrivere questa tecnologia è in natura. Un albero accumula strati nel tronco e cresce negli anni costruendo fisicamente una sua storia. Difatti, per stabilire l'età di un albero dobbiamo abbatterlo e contare i cerchi concentrici al suo interno. Questa storia naturale è inalterabile perché proprio quando tagliamo, interrompiamo la catena di costruzione dei cerchi e non possiamo modificarne il pregresso senza distruggerlo. Il software della piattaforma BlockChain ci garantisce proprio questo. L'inalterabilità dei dati. E non solo. Ci permette anche di monitorare tutti i nuovi blocchi di dati inseriti al suo interno, con la replica distribuita su tutti i nostri computer. Non esiste un ente centrale che tutela o che mantiene o che agisce da contenitore. Siamo noi stessi, come comunità, ad essere i gestori, controllori ed esecutori. Con il risultato che possiamo finalmente fidarci l'uno dell'altro e non demandare a pochi la responsabilità con l'onere e il dovere di svolgere compiti che non possiamo realizzare da soli. Utilizziamo il software, opportunamente scritto e verificato dalla comunità, per adempiere a quei compiti che sono necessari alla sopravvivenza della nostra società.
Aderendo, quindi, alla piattaforma, identificando ognuno di noi in maniera trasparente ed univoca, come peraltro già facciamo con le innumerevoli piattaforme esistenti nei social e negli acquisti on-line, possiamo beneficiare subito di tutte le potenzialità della BlockChain.
Nella BlockChain, la nostra adesione viene condivisa da tutta la comunità e da quel momento possiamo liberamente usufruire di tutti i vantaggi che ne derivano fidandoci l'un l'altro perché è il software e le regole da noi stessi pre-stabilite che gestiscono le interazioni, gli scambi ed i risultati.
Gli informatici adottano da tempo questo sistema (un esempio storico è il Torrent) e si sono anche autoregolamentati rendendo di pubblico dominio il funzionamento del software di gestione (Open - Licenze MIT e CopyLeft). Chiunque può consultare il funzionamento dei sorgenti software alla base della piattaforma, contribuendo alla soluzione di problematiche ed al controllo delle procedure. Non vi sono misteri e sotterfugi, né metodi diversi per by-passare le regole del software. Digitalizzando i nostri movimenti, utilizzando come unico metodo quello informatico, per tutte le nostre operazioni quotidiane, possiamo finalmente stabilire quali sono le giuste remunerazioni e i giusti contributi per la comunità.
La piattaforma BlockChain prevede infatti un costo o carburante "GAS" - nel caso di Ethereum - un contributo variabile per ogni operazione effettuata. Possiamo anche chiamarla tassa, ma in realtà è una percentuale automatica che fa parte della transazione e che varia a seconda della domanda e offerta. Inoltre, questo "carburante" è distribuito in tempo reale tra i partecipanti e per chi svolge effettivamente lavoro per la comunità. Ed è tracciabile e verificabile da tutti. Ogni operazione nella piattaforma, ad esempio in quella di Ethereum, si svolge tramite Smart Contract e Token. Ethereum utilizza una sua moneta (ETH) e prevede il carburante ("GAS") Ether. Tracciare il mio contributo tramite i Token e riscontrare dove e quando viene impiegato, è un sogno che diventa realtà. I partecipanticontribuiscono secondo le esigenze della piattaforma con percentuali variabili decise dal software. Chi produce viene retribuito e chi utilizza spende in carburante e parte di ciò che viene prodotto viene accumulato per tutti noi, da tutti noi! Solo con la fiducia reciproca possiamo vincere le nostre paure e tornare ad occuparci serenamente del quotidiano. Immaginate di poter votare digitalmente come e dovespendere le monete accumulate dalla comunità per le esigenze collettive e se quando e a chi, devolvere la parte dedicata all'assistenza. La fantasia corre, ma la realtà è che la BlockChain ci aiuta concretamente a riordinare e riorganizzare aspetti della nostra vita oramai saturi di usi, norme e burocrazia.
Pensiamo anche al sistema previdenziale che viene sottoposto ripetutamente a riforme e modifiche strutturali proprio per la sua insita complessità e insostenibilità. Possiamo trasportare nel digitale gli stessi principi, cambiando completamente il meccanismo e utilizzando, ad esempio, gli Smart Contract, script software che permettono gli scambi e l'esecuzione di operazioni all'interno della piattaforma. Le righe di codice negli script contengono le operazioni automatiche che conteggiano, in base alla produzione del singolo, all'età ed ai parametri impostati dalla comunità, la percentuale che viene destinata al futuro. Il software, in quanto tale, è parametrizzato e, quindi, questa percentuale varia a seconda della situazione demografica rilevata.
Tutto viene verificato dalla BlockChain, creando un "Mutual Trust" che permette alla comunità di riscontrare immediatamente la destinazione dei fondi alla persona giusta nel momento giusto.
Non essendoci più la necessità di un organo centrale che gestisce il flusso e l'accumulo, questo metodo non è inquadrabile né nell'ambito pubblico, né in quello privato, divenendo il sistema previdenziale non più né obbligatorio, né volontario MA AUTOMATICO.
Tutto ciò può sembrare un'utopia perché fino ad oggi non vi era una base informatica certa e sicura, standard e verificabile, trasparente ed efficace. Mancava coesione e collaborazione. Mancava il Trust. Mancava la BlockChain.
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